Con il progetto InnovaPatrimonio un nuovo modo di raccontare il territorio: non più fredde descrizioni di itinerari e monumenti, bensì narrazioni e traduzioni drammaturgiche di storie, di modi di vivere, punti di vista e dimensioni immaginarie.
Da poco conclusa la campagna fotografica condotta dal DHiLab del CNR ISPC (sede di Roma) delle lamine bronzee di rivestimento del calesse della tomba XI della Necropoli di Colle del Forno (VII sec. a.C.), attualmente in deposito presso il laboratorio di restauro del Museo Nazionale Romano.
La campagna si inserisce all’interno delle attività previste dal progetto InnovaPatrimonio, finanziato dalla Regione Lazio (avviso pubblico Beni Culturali e Turismo, POR FESR Lazio 2014) che ha come obiettivo l’ideazione e creazione di un innovativo modello di narrazione del territorio e dei suoi beni, in particolare dei borghi antichi, che oggi vivono un processo di progressivo abbandono, da veicolare tramite un sapiente intreccio di storia, cinema, teatro e soluzioni tecnologiche.
Le fotografie saranno utilizzate sia come materiale documentale sia come base da cui partire per produrre un modello 3D ad alta risoluzione che mostrerà il calesse sabino come doveva essere in origine, con il riposizionamento dei frammenti decorativi. La ricostruzione virtuale terrà conto di tutti gli studi archeologici e interpretativi elaborati negli anni ’90 e 2000 dai ricercatori dell’Istituto, come lo scavo archeologico del carro diretto da Paola Santoro, ex direttrice dell’Istituto di Studi del Mediterraneo Antico del CNR (ISMA), uno dei quattro istituti oggi confluiti in ISPC, e lo smontaggio e il corretto rimontaggio dello stesso diretto dall’archeologa Adriana Emiliozzi.
La ricostruzione virtuale sarà utilizzata, inoltre, per spettacoli di videomapping sulle architetture esterne del borgo del Comune di Fara in Sabina, nel cui Museo Civico Archeologico il carro dovrebbe far ritorno prossimamente.