Quando il 2% fa la differenza: la direttrice del CNR ISPC Costanza Miliani nella lista degli studiosi più citati al mondo
La World's Top 2% Scientists è un database che contiene 160.000 nominativi selezionati tra 7 milioni di ricercatori che si distinguono a livello mondiale per autorevolezza scientifica sulla base del numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari.
Nella comunità scientifica, l’impatto scientifico di uno studio è valutato seguendo dei criteri riconosciuti a livello internazionale. In generale, si rileva la reale influenza di uno scienziato sulla base del numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari.
La rivista internazionale Plos Biology ha pubblicato recentemente uno studio che individua i ricercatori scientifici più citati al mondo nelle varie discipline nel corso della loro carriera. Si tratta della World’s Top 2% Scientists. L’elenco, redatto sulla base di indicazioni di citazione standardizzate (numero di citazioni, H-index, co-autore e composite indicator) da tre ricercatori della prestigiosa Stanford University, contiene circa 160.000 nomi e include gli scienziati che sono tra i primi 100.000, il 2% di oltre sei milioni di ricercatori, nelle loro specifiche aree di ricerca.
Lo studio si basa sui dati ricavati da Scopus, il principale database per le pubblicazioni scientifiche relativi a circa 7 milioni di ricercatori di università e centri di ricerca di tutto il mondo in 22 aree scientifiche e 176 sottocategorie, che classifica le riviste e fornisce un indice di citazione. Oltre agli indicatori relativi al numero di pubblicazioni e di citazioni, vengono visualizzati dati separati per l’impatto sulla carriera e per un singolo anno.
Tra gli studiosi più citati al mondo, nel 2% dei migliori scienziati nelle proprie discipline, anche la direttrice dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR, Costanza Miliani. Principal Investigator di progetti di ricerca regionali, nazionali ed europei nel campo Heritage Science, la Miliani è attualmente coordinatrice della piattaforma europea MOLAB (MObile LABoratory) che fornisce accesso a laboratori mobili non invasivi per ricercatori che operano nel settore Heritage Science e del nodo italiano E-RIHS.it dell’infrastruttura di ricerca europea E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science).
In questo contesto, i ricercatori, gli studiosi e in generale gli scienziati assumono particolari responsabilità, in quanto collettivamente depositari delle conoscenze scientifiche che producono innovazione e permettono di comprendere il mondo che ci circonda.