La Royal Society finanzia un progetto presentato da CNR ISPC e Nottingham Trent University
La Nottingham Trent University e il CNR ISPC sono stati selezionati dalla Royal Society, la più prestigiosa associazione accademica inglese, per un award nell’ambito del “Royal Society International Exchange” per il progetto “Non-invasive micro-scale depth-resolved imaging and sensing of materials in cultural heritage”.
Il progetto Non-invasive micro-scale depth-resolved imaging and sensing of materials in cultural heritage intende creare una fusione di expertise tra il team inglese dell’Imaging & Sensing for Archaeology, Art History & Conservation Research Group (ISAAC Lab) della Nottingham Trent University (UK) e il team italiano del Laboratorio di Spettroscopia Raman del CNR ISPC (sede di Milano).
In particolare, lo scopo del progetto, finanziato dalla Royal Society, è esplorare le potenzialità di una nuova piattaforma analitica non-invasiva che combina le tecniche Optical Coherence Tomography (OCT), di cui il team inglese è leader nell’ambito dell’Heritage Science, e la micro spatially Offset Raman Spectroscopy (micro-SORS), un innovativo metodo di spettroscopia Raman messo a punto nel laboratorio della sede milanese dell’ISPC, coordinato dalla ricercatrice Claudia Conti.
Un ulteriore e ambizioso obiettivo di ricerca del progetto consiste nello sviluppo di uno strumento innovativo in grado di effettuare misure OCT in modalità SORS (spatially offset OCT).
Per la realizzazione di questo prototipo verranno condivise le competenze complementari dei due gruppi di ricerca, quelle dell’ISAAC della Nottingham Trent University e quelle del team del CNR ISPC composto da Claudia Conti, Alessandra Botteon, Costanza Miliani (direttrice CNR ISPC) e Marco Realini.
La piattaforma analitica non-invasiva, inoltre, potrà diventare parte integrante del nodo italiano E-RIHS.it, dell’Infrastruttura di Ricerca Europea per l’Heritage Science (E-RIHS) alla quale partecipano entrambi i team di ricerca.
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Spettroscopia Raman Lab, CNR ISPC
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