Una campagna di rilevamento in mare per indagare il patrimonio sommerso nel golfo di Pozzuoli
Tecnologie geofisiche e geo-ambientali per il monitoraggio, la fruizione e la conservazione di beni archeologici sommersi nel Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
Al via la campagna di rilevamento in mare “Sunken-Baiae” per esplorare il patrimonio culturale sepolto al di sotto del fondale marino attraverso indagini geofisiche con sistema Sub-Bottom Profiler ad elevatissima risoluzione nel Parco sommerso di Baia, golfo di Pozzuoli, grazie alla convezione operativa tra il CNR ISPC e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei (PAFLEG).
La campagna, coordinata per l’ISPC da Crescenzo Violante e per il PAFLEG da Enrico Gallocchio, è finalizzata all’identificazione e alla mappatura di strutture archeologiche e paleo-topografie sepolte al di sotto del fondale marino nell’area dell’antico Baianus Lacus, lago costiero di origine vulcanica sulle cui sponde sorgeva la città romana di Baiae ora in gran parte sommersa per effetto del fenomeno del bradisismo
È la prima volta che l’area del Baianus Lacus viene indagata con questa metodologia che prevede l’uso di un sistema Sub-Bottom Profiler parametrico per rilievi sismo-acustici in acque basse. Le attività di rilevamento sono realizzate anche grazie al supporto del Subaia Diving Center di Bacoli e la Subseafenix s.r.l. di Ravenna.