Presentato al pubblico il progetto e-Archeo
Dall’integrazione tra ricerca scientifica, approccio emozionale e nuove tecnologie nasce e-Archeo, un progetto promosso dal Ministero della Cultura (MiC) e coordinato da Ales SpA, per raccontare alcuni dei siti di interesse nazionale, custodi del patrimonio archeologico che caratterizza il nostro Paese, da nord a sud.
Ieri mattina, il progetto e-Archeo ha finalmente aperto le porte al pubblico con un grande evento di presentazione a Roma presso la Sala Spadolini del MiC.
e-Archeo raccoglie il lavoro e le esperienze digitali sviluppate in poco più di un anno intenso di ricerca e sviluppo tra tutti i partner del progetto. e-Archeo è infatti il primo progetto su larga scala aggregatore di enti di ricerca, università e accademie, industrie creative ed esperti del settore dei Beni Culturali nelle sue molteplici declinazioni, promosso dal Italian Ministry of Culture (MiC) e coordinato da Ales SpA.
Un grande progetto nazionale che racconta alcuni siti archeologici di interesse nazionale, secondo un modello esperienziale integrato sia online che sul posto.
Sirmione e Desenzano, Marzabotto, Cerveteri, Alba Fucens, Velia, Egnazia, Sibari, Nora: questi gli 8 siti da nord a sud Italia, isole comprese, che sono stati scelti come luoghi-simbolo per raccontare le bellezze del nostro Paese, grazie al digitale e alla realtà virtuale, con un’attenzione particolare all’accessibilità contenutistica e digitale ai Beni Culturali.
Durante l’evento sono stati presentati gli output comunicativi da fruire online e on site con l’obiettivo di sollecitare la curiosità del pubblico a recarsi sul posto o ad accedere alle preziose risorse online messe a disposizione della comunità scientifica e dei più curiosi.
Gli output del progetto e-Archeo
La famiglia e-Archeo è composta di diversi output multimediali che raccontano, secondo una forma narrativa nuova, le varie tipologie di insediamento che si sono sviluppate sul territorio italico, frutto della presenza di popolazioni e culture diverse.
Sono stati scelti centri di fondazione etrusca, greca e fenicio punica, indigena e romana, e di ciascuno di essi si è raccontata la storia e il divenire attraverso l’illustrazione dei monumenti meglio conservati, che sono stati presentati nella loro realtà attuale e in una visione ricostruttiva, finalizzata a restituire loro quella terza dimensione perduta nel corso dei secoli.
L’arco cronologico considerato copre più di dieci secoli, durante i quali la penisola è divenuta il luogo dell’integrazione, in cui tradizioni diverse si sono riconosciute in una cultura unitaria.
Interdisciplinarietà come parola chiave del progetto
“Il particolare valore di questo progetto – ha sottolineato la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni – è nella integrazione sinergica tra approccio scientifico, dimensione emozionale e nuove tecnologie, con un’ attenzione alle possibilità che queste ultime offrono per una fruizione quanto più accessibile dei contenuti”.
Ed è proprio così. Ieri mattina si sono susseguiti 7 interventi che hanno raccontato la forza del progetto da diversi punti di vista: quello della committenza di Ales SpA e del MiC; quello della ricerca, con il CNR ISPC; quello dei consulenti tecnico-scientifici; infine, quello delle industrie creative e delle università coinvolte nel progetto.
Un’impresa interdisciplinare ed intersettoriale che ha messo a punto una filiera di lavoro solida e multi-competenza.
Il contributo del CNR ISPC al progetto e-Archeo
Il CNR ISPC ha supportato il progetto su vari versanti:
- Ha messo a disposizione del team di lavoro il suo know-how e gli strumenti di ricerca e sviluppo messi a punto in tanti anni di lavoro come la metodologia di metadatazione scientifica per la mappatura delle risorse storico-archeologiche utili ai processi ricostruttivi in 3D Extended Matrix e la piattaforma open source di visualizzazione scientifica e interrogazione semantica ATON.
- Ha sostenuto la politica dell’Open Science trasferendo i dati tecnico-scientifici e il lavoro storico-archeologico che stanno alla base di e-Archeo su Zenodo, piattaforma di condivisione dati open e accessibile a tutti, professionisti, esperti del settore e studiosi.
- Ha svolto verifiche sistematiche e analitiche di tutti i materiali progressivamente prodotti dalle università e dalle imprese, suggerendo correzioni e rispettando gli standard di qualità prefissati per il progetto.
- Ha inoltre supportato la realizzazione dei contenuti scientifici su Cerveteri in merito ai siti e temi documentati e studiati negli anni dall’Istituto, alla mappatura dei livelli di affidabilità, fonti e processi interpretativi sulle ricostruzioni virtuali, storytelling.
Guarda il video della conferenza stampa di presentazione di e-Archeo