Union for the Mediterranean: ricercatore del CNR ISPC nominato rappresentante del MUR per l’area Higher Education
Massimo Cultraro, dirigente di ricerca del CNR ISPC è stato nominato dalla ministra Anna Maria Bernini rappresentante del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per l’area Higher Education della Union for the Mediterranean (UfM).
Organismo intergovernativo che riunisce tutti i Paesi dell’Unione europea e 16 Paesi del Mediterraneo meridionale e orientale, l’Union for the Mediterranean (UfM) nasce con l’obiettivo di consolidare sempre di più la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo.
Costituita nel 2008, l’Union for the Mediterranean, affronta anche il tema dell’alta formazione attraverso la mobilità accademica, lo sviluppo di politiche di potenziamento della qualità della didattica e la cooperazione tra le Università dei paesi membri.
“La selezione del mio nome a componente di questa prestigiosa istituzione internazionale è legata alla richiesta, da parte del nostro Ministero dell’Università e della Ricerca, di esser rappresentato da una figura che fosse in grado di coniugare esperienza didattica presso Università straniere con una più ampia prospettiva di conoscenza dei principali modelli di ricerca in Italia e all’estero.
Dichiara Massimo Cultraro, dirigente di ricerca CNR ISPC
Durante l’ultimo incontro della UfM Higher Education “The UfM Higher Education Stakeholders’ Meeting” tenutosi lo scorso 17 marzo ad Alicante in Spagna, Massimo Cultraro ha preso parte quale rappresentante del MUR. Si è discusso delle nuove strategie, in linea con le politiche comunitarie, indirizzate ad una maggiore cooperazione con alcuni paesi del Nord Africa, come il Marocco, nel rispetto della Dichiarazione del Cairo (2007) che mira alla costituzione di una Euromed Higher Education Area.
In questa prospettiva, sono stati ribaditi i punti di forza del progetto di costruzione di una nuova area euro-mediterranea, aperta anche ai paesi del Levante, come ad esempio la Giordania. Una particolare attenzione, ci racconta infine Cultraro, è stata rivolta al ruolo delle donne nel sistema formativo e nel trasferimento di saperi tra i paesi dell’euro-mediterraneo.