Il Molab di E-RIHS.it alla Biblioteca Nazionale di Napoli per una nuova campagna di indagini sul celebre manoscritto delle Metamorfosi di Ovidio

Dal 24 al 28 febbraio 2025 gli spazi della Biblioteca Nazionale di Napoli hanno ospitato un team di ricercatori e ricercatrici del gruppo MIRALab | Indagini su Manoscritti e Archivi del CNR ISPC e del MOLAB, il laboratorio mobile di E-RIHS.it, il nodo italiano di E-RIHS (European Research Infrastructure for Heritage Science) per una campagna di indagini diagnostiche sulla tavolozza pittorica delle miniature che corredano il prezioso manoscritto delle Metamorfosi di Ovidio (ms. IV.F.3).

Il manoscritto

Il manoscritto, in scrittura beneventana, è concordemente datato tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII e attribuito a Bari, forse al Monastero di San Benedetto. Le splendide miniature che arricchiscono i margini del codice e ne introducono i singoli Libri esprimono una straordinaria commistione di elementi figurativi di diversa matrice culturale, propria della cultura figurativa pugliese del tempo.

La campagna di indagini

La campagna, organizzata dal CNR ISPC, parte dal progetto pilota “Illuminated Manuscripts” in corso di sviluppo nell’ambito del progetto H2IOSC (Humanities and cultural Heritage Italian Open Science Cloud) che mira a creare un cluster collaborativo dei quattro nodi italiani delle Infrastrutture di ricerca europee impegnate nelle scienze umane, sociali e del patrimonio culturale, finanziato dall’Unione europea Next Generation UE attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR M4C2).

Le tecniche utilizzate

Prima di eseguire le analisi avanzate con le strumentazioni del MOLAB, alcune pagine specifiche del manoscritto, le carte 81v-82r e 158v-159r) erano già state studiate con altre tecniche: l’acquisizione 3D, lo studio delle immagini tramite l’analisi negli spettri del visibile (VIS), la riflettografia IR (luce infrarossa) e la fluorescenza UV (luce ultravioletta).

Grazie a queste prime analisi, il team ha ottenuto informazioni preliminari sui materiali e sulle tecniche usate per le miniature. Questi dati hanno poi guidato gli esperti del MOLAB, che hanno approfondito lo studio con tecniche analitiche più specifiche, come la spettroscopia Raman e la fluorescenza a raggi X (XRF), per identificare con precisione i pigmenti e le sostanze presenti nel manoscritto.

I dati acquisiti

I dati acquisiti da questa campagna di indagine saranno organizzati secondo un modello ontologico progettato per la descrizione e la rappresentazione tramite grafo di conoscenza dei manoscritti miniati. Le risorse digitali saranno ospitate nella nuova piattaforma di dati e strumenti digitali denominata DIGILAB di E-RIHS, adesso in fase di implementazione da parte del CNR ISPC.

Inoltre, i dati raccolti dalle analisi scientifiche saranno integrati in un modello 3D digitale del manoscritto accessibile a studiosi e appassionati tramite una web app, applicazione online che offrirà gli strumenti per analizzare il manoscritto in dettaglio acquisendo informazioni sulla sua forma e struttura, sui contenuti e sui significati, sui materiali e sulle tecniche esecutive, e sulla vicenda conservativa.

Un ringraziamento alla direttrice della Biblioteca Nazionale di Napoli e al personale della sezione Manoscritti per la collaborazione e disponibilità.