Telerilevamento e patrimonio sommerso: il progetto RUSH approvato dall’Ocean Decade delle Nazioni Unite

Il progetto RUSH, guidato dal CNR ISPC, è stato ufficialmente riconosciuto dall’Ocean Decade delle Nazioni Unite. Attraverso tecnologie avanzate di telerilevamento e ricostruzione digitale, l’iniziativa valorizza il patrimonio culturale sommerso come risorsa scientifica, culturale ed ecologica, promuovendo un approccio sostenibile e interdisciplinare.

Il progetto RUSH – Remote Sensing of Underwater Cultural Heritage, con il CNR ISPC come capofila, è stato ufficialmente approvato nell’ambito dell’Ocean Decade delle Nazioni Unite, iniziativa globale volta a promuovere la scienza oceanica per uno sviluppo sostenibile.

Lanciata nel gennaio 2021, United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development (2021-2030), nota come ‘Ocean Decade’, fornisce un quadro di riferimento condiviso per coinvolgere e far collaborare attori di tutto il mondo, al di fuori delle loro comunità di appartenenza, con l’obiettivo di innescare una vera e propria rivoluzione nella scienza oceanica.

RUSH rappresenta un’importante iniziativa di ricerca che impiega tecnologie avanzate di telerilevamento subacqueo per approfondire la comprensione delle complesse interazioni tra i siti culturali sommersi e gli ecosistemi marini circostanti. Il progetto riconosce il patrimonio culturale subacqueo non solo come una risorsa insostituibile di conoscenza ed espressione umana, ma anche come una componente attiva del fondale marino, capace di introdurre nuove funzioni ecosistemiche e contribuire alla biodiversità.

Inserito all’interno del Cultural Heritage Framework Programme (CHFP) dell’Ocean Decade, RUSH riunisce operatori del patrimonio culturale, ricercatori, decisori politici e istituzionali in un’ottica interdisciplinare e collaborativa.

Tra gli obiettivi principali del progetto, vi è la ricostruzione digitale dei siti sommersi come strumento per favorire la protezione, la comunicazione e un uso consapevole del patrimonio subacqueo. L’alta densità e l’accuratezza dei dati batimetrici raccolti da remoto permettono l’impiego di tecniche avanzate di elaborazione digitale, anche per la visualizzazione interattiva in ambiente web.

RUSH promuove inoltre la creazione di un team multidisciplinare e la definizione di azioni collaborative per garantire la condivisione delle informazioni e il trasferimento di conoscenze, al fine di rendere operativo e sostenibile l’utilizzo del patrimonio culturale sommerso.

Attualmente, il progetto è attivo in siti subacquei situati al largo delle coste della Campania e della Sicilia, in Italia, e delle isole di Creta ed Egina, in Grecia.


Info & Link utili

Ocean Decade
Cultural Heritage Framework Programme
RUSH – Remote Sensing of Underwater Cultural Heritage

Per informazioni
Crescenzo Violante
CNR- Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale
crescenzo.violante@cnr.it