Rivista di Studi Fenici (1, 1973 - 51, 2023)
Fondata da Sabatino Moscati nel 1973 ed edita dall’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Rivista di Studi Fenici costituisce uno dei più importanti organi scientifici della disciplina che studia la civiltà fenicia e punica.
Nel corso dei sui 43 anni di vita, essa si è progressivamente rinnovata, pur nel solco di una consolidata tradizione di studi. Nuove tematiche, nuove regioni, nuovi ambiti cronologici e, soprattutto, nuovi tipi di approccio metodologico rendono sempre più attuale e interessante studiare la storia del Mediterraneo del I millennio a.C. in ottica fenicia, che oggi significa sempre più porre in luce l’indistinto piuttosto che il definito: “navigatori, fondatori di “colonie”, eredi e propagatori delle tradizioni culturali siro-palestinesi, precoci assimilatori di altrui tradizioni e, perciò, rappresentanti di un’identità in continuo rinnovamento.”
In questa direzione si è mossa la scelta dei membri del comitato scientifico, studiosi di diversa formazione e di diversi Paesi che, per storia antica o recente, hanno avuto un ruolo nello studio del mondo fenicio e punico. L’intento è di fare della Rivista di Studi Fenici un luogo di incontro delle nuove molteplici realtà di cui si nutre e sostanzia oggi la disciplina. Una disciplina la cui ragion d’essere è tutt’ora valida proprio perché si è saputa reinventare al di là dei confini delle categorie accademiche, concentrandosi sullo studio del contesto mediterraneo che, grazie allo spostamento delle popolazioni levantine, si è moltiplicato geograficamente e dilatato cronologicamente.
Rivista di Studi Fenici
Editore: Edizioni Quasar
Dagli albori della disciplina, quando l’attenzione era stata rivolta a trovare ciò che di “fenicio” era stato ignorato negli studi, spesso con intenzione, si è giunti ad una fase matura delle ricerche che ha come scopo lo studio dell’interazione tra i diversi popoli del Mediterraneo piuttosto che l’esito di tale fenomeno, cioè la nascita di caratteri culturali ritenuti specifici di ogni singolo gruppo. La plasticità dell’identità dei phonikes, giudicata spesso in senso negativo, si può oggi invece ritenere una qualità straordinariamente attuale che vede il fil rouge della loro storia (formato da un amalgama di lingua e culti, oggetti e immagini) intrecciarsi con le vicende degli altri popoli mutando colore e, a volte, sfilacciandosi, nei luoghi e nel tempo.
La Rivista di Studi Fenici ha oggi il ruolo di punto di riferimento per contributi di alto livello sulla storia dei Fenici, dei Punici e di tutti coloro che con essi entrarono in contatto e contribuirono ad arricchire la loro identità in movimento. Le pagine della Rivista saranno quindi uno spazio ideale che, grazie al dialogo tra studiosi di diversa formazione e provenienza, si configura come luogo di dibattito scientifico libero dalle frontiere politiche e culturali che segnano in modo drammatico questi tristi giorni del nostro presente”.
La Rivista di Studi Fenici, diretta da Ida Oggiano, ha periodicità annuale ed è destinata ad accogliere articoli da presentare in lingua inglese, anche se, seppure in forma limitata, saranno accettati contributi in francese, tedesco e spagnolo.