Polis, Population Dynamics, Cultural Evolution, Environmental History
Gruppo di ricerca Palazzo – Polis – Urbs
Obiettivo principale del Gruppo di ricerca Palazzo – Polis – Urbs è l’analisi del lungo e articolato processo che conduce alla formazione della città e al suo sviluppo nell’antichità greca e romana. Tale processo non segue uno sviluppo lineare; esso si svolge lungo un esteso arco temporale, attraverso percorsi mai identici nello spazio e nel tempo, sfugge quindi ad ogni tentativo di razionalizzazione secondo uno o più modelli teorici prestabiliti, tante sono le variabili che possono entrare in gioco, anche all’interno di una stessa regione, tanti sono i momenti di stasi e di accelerazione dovuti a dinamiche interne alle singole comunità e a impulsi esterni. La prospettiva deve necessariamente essere ampia e abbracciare un esteso arco cronologico che dalla strutturazione del palazzo nel corso del II millennio a.C., attraverso le diverse realtà insediative della prima età del Ferro, giunga al momento della formazione della polis e ne segua lo sviluppo nei secoli successivi, affrontando anche l’esperienza dell’urbs di età romana.
Fanno parte del Gruppo Palazzo – Polis – Urbs ricercatori CNR ISPC delle sedi di Catania, Roma, Potenza e Lecce.
Il Gruppo opera in diversi siti o aree del bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo alla Grecia e all’isola di Creta, all’Italia meridionale e alla Sicilia e a altre regioni limitrofe. Punto forte del Gruppo di ricerca è costituito dal poter disporre di un’ampia documentazione archeologica sia da siti che ospitano Missioni Archeologiche in territorio ellenico (Priniàs, Creta; Pandosia, Epiro; Poliochni, Lemnos), sia da siti greci e romani in territorio italiano (Catania, Centuripe, Metaponto, Herakleia e chora, siti dell’Apulia e della Daunia) e in territori limitrofi (Doclea e Municipium S in Montenegro).
Linee di ricerca
I ricercatori coinvolti nel Gruppo Palazzo – Polis – Urbs basano le loro ricerche su un approccio prevalentemente storico-archeologico che si avvale delle nuove tecnologie digitali e delle analisi multidisciplinari a sostegno e complemento del filone principale d’indagine. Tenendo conto degli specifici interessi di ricerca del gruppo, sono previsti i seguenti settori di indagine sviluppati attraverso alcuni casi studio:
Il Palazzo minoico-miceneo
Il palazzo, nella sua forte polisemia architettonica e simbolico-ideologica, rappresenta, nel Mediterraneo del II millennio a.C., il punto di convergenza tra i processi di formazione di un nuovo modo di concepire la dimensione urbana della comunità e di sviluppo di nuove forme di sfruttamento del territorio, di stoccaggio e di artigianato sempre più tecnologicamente avanzati. Indagare le realtà palaziali, partendo dalla Creta minoica e dalla Grecia micenea, significa interrogarsi sui più complessi processi storici che implicano l’articolazione dei modi di produzione, delle segmentazioni sociali ed economiche, ma anche delle forme del pensiero, che stanno alla base della nascita delle nuove società nel Mediterraneo di età storica.
Organizzazione dello spazio e dinamiche sociali
Nello studio del processo di formazione e sviluppo della città, uno dei settori di maggior rilievo è l’indagine sull’organizzazione spaziale degli insediamenti e in rapporto ai mutamenti sociali che una corretta lettura dei dati di scavo ci consente di intravedere. L’analisi di fenomeni particolari, quali lo sviluppo del tessuto urbano, l’articolazione spaziale interna degli isolati di abitazione e delle aree a destinazione comunitaria-pubblica-religiosa, la rifunzionalizzazione di testimonianze di epoche più antiche, lo studio di particolari monumenti o complessi, permette di inquadrare le dinamiche sociali che sono all’origine del processo della nascita della polis e ne contraddistinguono lo sviluppo nei secoli successivi sino all’età romana.
La città greca come comunità di uomini
Il dibattito maturato negli ultimi decenni sul concetto di polis come città-stato ha messo particolarmente in risalto l’aspetto istituzionale (citizen state piuttosto che city state) inerente la cittadinanza, intesa come identità condivisa dai politai, basata su diritti e doveri stabiliti e istituzioni comuni. Tale ideologia comune, la koinonia dei Greci, è l’aspetto astratto della polis. Fondamentale, in questo senso, è la documentazione materiale che concerne le dinamiche di strutturazione della società, in relazione ai processi di integrazione delle nuove generazioni nel corpo civico e dunque all’acquisizione dello status di polites. Il tema di ricerca è interdisciplinare e comprende competenze storico-epigrafiche, numismatiche, archeologiche ed antropologiche e si articola attraverso l’analisi di due ampi settori di ricerca: i luoghi e le pratiche delle prime istituzioni.
La città dei morti
Parlare della città comporta inevitabilmente considerare la necropoli., con tutte le cautele scientifiche da adottare nella lettura del rapporto tra società dei vivi e società dei morti. Nell’organizzazione dello spazio che una comunità aveva a disposizione per la propria esistenza, un posto particolare ha sempre avuto il luogo della sepoltura, variamente interpretato a seconda delle civiltà e del trascorrere del tempo. Lo studio delle necropoli, soprattutto se condotto in parallelo con quello dell’abitato/città, è uno strumento fondamentale per una lettura complessiva del processo di formazione e sviluppo della città e per un’analisi delle società antiche. Particolare attenzione sarà dedicata all’organizzazione spaziale delle necropoli, all’architettura, alla composizione dei corredi, alle pratiche funerarie e all’aspetto della “memoria”. Tra i principali casi-studio sono comprese necropoli cretesi dell’età minoica e dell’età del ferro, contesti di area coloniale, monumenti funerari di età romana. Saranno considerate anche le necropoli delle popolazioni indigene che hanno avuto stretti contatti con la Grecia e con le colonie della Magna Grecia (in particolare della Basilicata e della Puglia), i cui corredi hanno restituito numerosi oggetti di importazione, dalle ceramiche attiche a quelle italiote, ai bronzi e alle oreficerie. A tali oggetti, che costituiscono gli elementi più complessi del corredo funebre, sono affidati i messaggi ideologici e le esigenze rappresentative dei defunti: la loro ricchezza, il ruolo sociale rivestito in vita, ma soprattutto l’adesione e l’intima partecipazione a forme di religiosità e a credenze di tipo salvifico mutuate dal mondo ellenico, tuttavia adeguate ai propri valori e alle proprie categorie mentali.
Palazzo/città e territorio
La prospettiva di ricerca riguarda il rapporto tra insediamento e territorio e può essere declinata sotto diversi aspetti, dalla ricostruzione delle condizioni ambientali (“environmental history”, che richiede un approccio multidisciplinare nel quale siano previste analisi geomorfologiche, archeobotaniche e archeozoologiche), al rapporto con altre popolazioni (ad es. nel caso del rapporto Greci-Indigeni in ambito coloniale). L’obbiettivo primario è di mettere in evidenza l’evoluzione e le trasformazioni dei contesti urbani e rurali antichi puntando all’individuazione dei caratteri comuni e delle diversità strutturali delle città e dei loro territori limitrofi (comprese le chorai coloniali), all’apprendimento delle dinamiche insediative e delle trasformazioni socioeconomiche nella diacronia, in una prospettiva di studio delle vocazioni specifiche ambientali dei territori storici presi in esame. La principale attività riguarderà lo studio di manufatti e di ecofatti, le infrastrutture strutturali produttive, le analisi palinologiche con lo scopo la determinazione delle trasformazioni territoriali e dello sfruttamento delle risorse antiche.
Metodologia
La ricerca in questione parte da una prospettiva storico-archeologica che si basa sullo studio del dato materiale, ma si avvale del contributo delle analisi geomorfologiche, geofisiche, fotogrammetriche/drone, di telerilevamento, archeometriche (ivi comprese le analisi archeobotaniche, archeozoologiche e antropologiche). In alcuni casi studio è previsto l’utilizzo di tecnologie digitali per la catalogazione e gestione dei dati e per la strutturazione di GIS.
Staff Palazzo – Polis – Urbs
Associati al Gruppo Palazzo – Polis – Urbs
Nicola Cucuzza, Università degli Studi di Genova; Fausto Longo, Università di Salerno; Eleonora Pappalardo, Università di Catania; Massimo Frasca, Università di Catania; Lorenzo Guzzardi, Parco Archeologico di Leontinoi e Megara Hyblaea; Marcella Pisani, Università di Roma Tre
Come contattarci
polisgroup@ispc.cnr.it
Progetti e attività di ricerca
- Progetto ARCHIAS (Digital Archive of the Iron Age necropolis of Siderospilia), relativo alla digitalizzazione della necropoli di Siderospilia (Priniàs) e al GIS.
- Progetto URBS. Conoscenza, monitoraggio e valorizzazione delle architetture e dei contesti urbani del Mediterraneo (DUS.AD013.006).
Per approfondimenti su altre attività di ricerca visita la sezione dedicata.
Principali collaborazioni
Enti e Università
- Eforeia alle Antichità di Preveza (Epiro)
- Eforia di Iraklion
- Institute for Aegean Prehistory Study Center for East Crete (INSTAP SCEC)
- Scuola Archeologica Italiana di Atene
- Scuola di Specializzazione di Matera
- Università del Montenegro, Istituto Storico
- Università della Basilicata
- Università di Catania
- Università di Erlangen (Germania)
- Università di Genova
Ministeri, Parchi e Soprintendenze
- Ministero della Cultura del Montenegro
- Ministero della Cultura, Direzione Musei della Basilicata
- Ministero della Scienza del Montenegro
- Parco Archeologico di Catania
- Parco Archeologico di Leontinoi e Megara Hyblaea
- Soprintendenza della Basilicata
- Soprintendenza di Catania
- Soprintendenza di Enna
Musei
- Museo Archeologico di Iraklion
- Paul Getty Museum di Los Angeles (USA)
Principali pubblicazioni
L. Alberti, Fare storia nella protostoria: la questione della presenza micenea a Cnosso alla luce dei dati archeologici e dei nuovi approcci antropologici, Historikà V.4, 2014, 11-51. ISSN 2240-774X e-ISSN 2039-4985.
L. Alberti, Over the rainbow: places with and without memory in the funerary landscape of Knossos during the II millennium BC, in Sacred Landscapes in Antiquity: creation, manipulation, transformation, R. Häussler, G.F. Chiai eds, Oxford, 2020, 97-109. ISBN 978-1-78925-327-6.
L. Alberti, Return ticket, ‘Minoan’ and ‘Mycenaean’ tholos tombs at Knossos, in Kydalimos, Festschrift in honour of prof. G. St. Korrès, Vol. II, AURA n. 4, Athens 2020, 305-319. ISBN 978-960-466-230-2.
L. Alberti, B. Di Palma, Aegean emotional landscapes: walking the hills around Knossos – an experience of nature and of ritual, in M. Ricci ed., “Le Vie del Mediterraneo – MedWays”, progetto dell’Accademia dei lincei Centro Interdisciplinare ‘Beniamino Segre’ e dell’Università degli Studi di Trento, Lettera Ventidue, Siracusa, 2022, 897-907.
G. Biondi, La necropoli protogeometrica di Siderospilia e i contatti esterni dell’anonimo insediamento sulla Patela di Priniàs agli inizi del I millennio a.C., in Proceedings of the International Archaeological Conference “Η Ελεύθερνα, η Κρήτη και ο Έξω Κόσμος” (31 Μαΐου έως 2 Ιουνίου 2018 Ρέθυμνο), 2020.
G. Biondi, N. Oikonomaki, The Patela and the area of Prinias in Hellenistic times, in Supplementi dell’Annuario della Scuola Archeologica di Atene e delle Missioni Italiane in Oriente 8: R. Cantilena – F. Carbone (Eds.), Monetary and Social Aspects of Hellenistic Crete, Firenze, 2020, pp. 97-108.
G. Biondi, Prinias (Patela). Clues of proto-Archaic Cult Activities in the Hellenistic Fortress Area, Αρχαιολογικό Έργο Κρήτης 4 (Ρέθυμνο 2016), in AEK 4, 2020, Vol. B, pp. 569-575.
G. Biondi, S. Rizza, Centuripe. Guida ai monumenti di età romana (Centuripe. Guide to the Imperial Roman Monuments), Catania 2017 (in italiano e in inglese).
A. C. Montanaro, Rutigliano (Bari): la necropoli di contrada Purgatorio. Le tombe del settore settentrionale (scavi 1976-77). Riflessioni preliminari, in BABESCH 96, 2021, pp. 1-44.
A. C. Montanaro, Apulian funerary practices between 5th and 4th century BC, in D. Saunders (ed.), Underworld: Imagining the Afterlife in Ancient Greek Vase-Painting, J. Paul Getty Museum, Los Angeles 2021, pp. 71-90.
A. Pautasso, Priniàs. Une cité cretoise de l’âge du fer et son histoire, in F. Gaignerot-Driessen & J. Driessen (eds.), Cretan Cities: Formation and Transformation, Aegis 7, 2014, pp. 59-77.
A. Pautasso 2018 (2019), “…the result can be bold and startling”. Crateri figurati d’età geometrica dalla necropoli di Siderospilia (Priniàs), in Annuario della Scuola Archeologica Italiana di Atene 96, 2018 (2019), 497-51.
A. Pautasso, S. Rizza 2018, Reconstructing temple A at Prinias. New data from excavations and studies, in Πεπραγμνένα IA’ Διεθνούς Κρητολογικού Συνεδρίου (Rethymno 2011), 2018, pp. 221-231.
A. Pautasso, S. Rizza, Priniàs I. Il complesso protoarcaico sul versante meridionale, Monografie della Scuola Archeologica Italiana di Atene XXXIV, Atene 2022. Monografia
S. Rizza 2019, Studio topografico e architettonico della necropoli di Siderospilia, Prinias (Creta), Πεπραγμνένα IB’ Διεθνούς Κρητολογικού Συνεδρίου (Heraklion, 21-25.9.2016), published online 12iccs.proceedings.gr.
D. Roubis, The Leukania of Magna Graecia: archaeological data from Basilicata (southern Italy), in Greek colonization. New data, current approaches, Proceedings of the scientific meeting held in Thessaloniki (6 February 2015), P. Adam Veleni, D. Tsangari (eds.), Athens 2015, pp. 135-147.
D. Roubis, Magna Graecia: The Greek Colonisation of South Italy and Sicily, in D.Tsangari (ed.), The Europe of Greece: Colonies and Coins from the Alpha Bank Collection (Exhibition’s Catalogue, Archaeological Museum of Thessaloniki), Athens 2014, pp. 74-77.
D. Roubis, Archeologia dei paesaggi a Montescaglioso. Ricerche interdisciplinari su un comprensorio collinare della Basilicata in età antica, Venosa 2021. Monografia.