Amrit Project
Acronimo: AmPro
Descrizione
Il sito di Amrit, sulla costa mediterranea a sud di Tartus, in Siria, ha restituito evidenze archeologiche pertinenti soprattutto alla fase fenicia, in età persiana-achemenide ed ellenistica (I millennio a.C.). Le vestigia del santuario fenicio (ma’abed) includono una piscina sacra, con un’edicola (naos) sporgente dall’acqua e un portico a pilastri su tre lati. Le sepolture monumentali di età achemenide (meghazil), lo stadio intagliato nella roccia e le sepolture di età ellenistica e romana caratterizzano la vasta area archeologica.
Il progetto di documentazione, valorizzazione e studio del patrimonio archeologico di Amrit è nato su richiesta della DGAM siriana, in co-finanziamento da parte del MAECI, dell’Università di Firenze e del CNR ISPC.
Il progetto ha l’obiettivo di monitorare lo stato di conservazione, identificare le strategie di valorizzazione e studiare le evidenze monumentali fenicie, in un’ottica di cooperazione, a vantaggio delle comunità locali, nella prospettiva del recupero e della protezione del patrimonio culturale in un territorio attraversato da una profonda crisi al recente conflitto.
Informazioni
- Ente capofila italiano: CNR ISPC
- Ente capofila straniero: DGAM (Syria) – Directorate-General of Antiquities and Museums of Syria
- Responsabile scientifico ISPC: Tatiana Pedrazzi
- Altri Enti/Istituzioni/Organizzazioni coinvolte: Università degli Studi di Firenze, Dipartimento SAGAS
- Paesi coinvolti: Italia – Siria
- Sito/Edificio/Oggetto di studio: Patrimonio archeologico della regione di Tartus (in particolare, salvaguardia, tutela, valorizzazione, documentazione dell’insediamento fenicio di AMRIT, in concessione UniFI)
- Stato attività: in corso
- Finanziato ricevuti: MAECI (2022)
- Link al progetto
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